A-ffettivamente parlando... Emma Votto 3A - Nicolini

13.04.2016 14:10

La nostra scuola aderisce a molte attività inerenti a tutte le materie: dialogo in inglese tramite insegnante madrelingua, progetto legalità svolto attraverso approfondimenti in tutte le materie, mentre con il professor Sacchetti, docente di matematica e scienze alla scuola Nicolini ed esperti del centro Papa Giovanni XXIII, la classe 3A sta partecipando a un progetto legato all'educazione all'affettività/sessualità. Questa attività, inizialmente affrontata dal professore, ha suscitato reazioni contrastanti, poichè questo tema è sentito a volte come un tabù, ma è importante trattarlo a quest'età per evitare poi conseguenze inaspettate. In questi incontri, tenuti da esperti, creiamo dei veri e propri dibattiti e mettiamo in comune le nostre idee e pensieri riguardo agli argomenti trattati. Durante la prima lezione abbiamo analizzato dei dati e ascoltato interviste a persone comuni; da queste fonti abbiamo dedotto facilmente che:

- nella società ci sono i cosiddetti "ruoli di genere", cioè che diverse cariche pubbliche o mestieri, nell'immaginario collettivo, sono identificati per uno specifico sesso, indipendentemente dalle capacità e competenze che ognuno di noi ha; 

 

- in altri paesi come Olanda e Germania (dove viene svolta da tempo quest'attività), l'età media del primo rapporto si è alzata, poichè una maggiore conoscenza dell'argomento aiuta ad affrontare queste esperienze con meno superficialità e maggiore attenzione; 

- "prevenire è meglio che curare", quindi conoscere porta ad essere più consapevoli delle malattie sessualmente trasmissibili e ad evitarne la possibilità di contagio, oltre a riflettere sulle conseguenze gravi a cui si può andare incontro, anche "solo" a livello di salute personale;

- gli atti di bullismo che si verificano comunemente, accadono anche a causa della non conoscenza di questi argomenti.

Durante il secondo incontro abbiamo affrontato l'argomento della sessualità, discutendo insieme ed esponendo le nostre idee e pensieri. Ci siamo domandati: come dire a un ragazzo che ti piace? Perchè quando ci innamoriamo la nostra testa "dà di matto"? Perchè il rapporto che abbiamo con un amico dello stesso sesso è più naturale e libero in confronto a quello che abbiamo con quello dell'altro? Perchè veniamo visti come "fidanzati" se giriamo con un amico dell'altro sesso? Insieme abbiamo cercato di rispondere. Se ci vergognavamo di fare alcune domande, eravamo liberi di scriverle su un foglio anonimo e consegnarlo agli esperti, con i quali la vergogna (che pensavamo di avere...) parlando con loro è scomparsa appena è iniziato il dialogo.

La lezione successiva ci hanno divisi in gruppi, ognuno dei quali doveva cercare di rispondere a delle domande che avevamo scritto,  divise in temi pricipali:

1. Meglio amici o fidanzati?

2. L'innamoramento

3. Il primo rapporto

4.I maschi ci provano sempre

5.I rischi

Ogni gruppo era composto da 3 o 4 studenti, che hanno discusso ed esposto idee che si sono scoperte comuni. In questo modo abbiamo risposto a ogni domanda, creando anche un nuovo tipo di legame tra noi. Questa esperienza ci ha insegnato molto e ci ha dato occasione di trattare temi dei quali altrimenti non avremmo parlato senza paura e vergogna.